Il cambiamento climatico è una delle tematiche di maggior rilievo dei nostri tempi e ogni anno le temperature continuano ad aumentare
Il freddo ha iniziato a farla da padrone nel nostro Paese da qualche settimana con le temperature in picchiata e la neve che ha iniziato a imbiancare i paesaggi anche a bassa quota. Un buon segnale per gli amanti della montagna che sognano mesi di poter trascorrere piacevoli weekend sugli sci e in compagnia. Ma nonostante l’inverno sia più rigido rispetto agli anni scorsi, il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale continuano ad essere tematiche rilevanti. Queste problematiche devono essere costantemente monitorate e trovare soluzioni perché non si giunga ad una situazione irreparabile.
Il 2024 anno più caldo della storia: le cause
Questa paura è generata anche dall’ufficialità arrivata pochi giorni fa: il 2024 è l’anno più caldo della storia. Le temperature medie globali per la prima volta hanno superato la soglia critica di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900), da tempo considerata dagli scienziati il limite da non oltrepassare per evitare gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico. La conferma è arrivata dal Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, che nel suo bollettino mensile ha ribadito le previsioni fatte a novembre. Con 1,55°C sopra la media del periodo industriale, il 2024 è stato bollente non solo rispetto al XIX secolo. Anche gli anni dal 1991 al 2020 risultano tiepidi in confronto, con una temperatura media di 0,71°C inferiore rispetto a quella dell’anno corrente. Le cause (tra le altre) sono dovute alle sempre maggiori emissioni, alla deforestazione e la combustione dei combustibili fossili.
Ecco i Paesi dove si è registrato più caldo
Il mese di novembre è stato il secondo mese più caldo della storia. Nel corso dei trenta giorni passati le temperature superiori alla media sono state registrate principalmente nella Russia settentrionale e nell’Europa nord-orientale e sud-occidentale. Fuori dall’Europa, le temperature sono state più elevate della media nel Canada e negli Stati Uniti centrali e orientali, nella maggior parte del Messico, del Marocco, e dell’Africa nord-occidentale, oltre che in Cina, Pakistan, gran parte della Siberia e Australia. Ma andiamo a vedere quali sono le tre città più calde in assoluto.
Le tre città più calde in assoluto: temperature folli
Come risaputo i luoghi dove si registrano i picchi di caldo sono quelli situati vicino all’Equatore e distanti dal mare, a ridosso delle zone desertiche e semidesertiche. Le città più calde al mondo in media sono in Medio Oriente, in Africa del Centro e del Nord, ma anche nelle zone desertiche dell’Asia centrale e del Sud-Est asiatico. Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i centri più caldi. Al primo posto troviamo Al-Jahra, in Kuwait, la città più calda del mondo, dove sono stati registrati picchi di 52,6°. In seconda posizione c’è Hawally (sempre in Kuwait) che ha toccato i 52,1°. Sul gradino più basso del podio troviamo Dammam capitale della provincia orientale dell’Arabia Saudita e città da 1,5 milioni di abitanti: la colonnina è arrivata fino a 51°.