Shopping Online, i tre colossi ricevono una brutta batosta dall’UE: cosa pagheremo di più

Cambiano le leggi per lo shopping online, la UE impone nuovi limiti e pesanti tassazioni per i tre principali colossi del web.

Arriva una nuova stretta per l’importazione di milioni di prodotti venduti dai più grandi colossi del web. L’Unione Europea impone nuove limitazioni per favorire il mercato interno e per contrastare il controverso fenomeno della fast fashion e dei prodotti potenzialmente pericolosi che non rispettano perfettamente le linee imposte dalla Comunità.

Acquisti sul web
Acquisti sul web (Distrettomorusalba.it)

L’Unione Europea ha deciso di limitare la diffusione dei prodotti venduti da tre colossi dello shopping online, tra i più importanti al mondo, introducendo una nuova tassa che sfavorirà l’acquisto di milioni di articoli e di qualsiasi prezzo. Si tratta di un’applicazione extra per spese inferiori ai 150 euro, ossia il limite di spesa che, almeno fino ad oggi, non prevede dazi doganali e sfugge facilmente ai controlli. Che cosa cambierà?

UE contro i colossi cinesi del web, possibilità di nuovi dazi doganali per bloccarne la diffusione

L’Europa si schiera contro la Cina e contro i tre colossi che gestiscono il mercato online, tra i più grandi sul pianeta, i quali hanno sommerso il mondo di prodotti dozzinali, pericolosi per la salute, insostenibili ed eticamente discutibili. A partire dal 2025, dunque, l’Unione Europea sta pensando di applicare dazi doganali su qualsiasi prodotto acquistato dalla Cina, tramite tre siti web in particolare, indipendentemente dal prezzo di vendita.

Dunque, dal prossimo anno, acquistare prodotti venduti a prezzi stracciati potrà non essere più conveniente. Fino ad oggi, le tasse doganali sono applicate solo per spese superiori ai 150 euro. Dal 2025 potrebbe cambiare tutto, scoraggiando milioni di utenti dall’acquisto di prodotti provenienti dalla Cina. I prezzi bassissimi e l’aumento degli ordini, infatti, hanno allarmato le istituzioni europee.

Ragazza si diverte a fare shopping online
Ragazza si diverte a fare shopping online (Distrettomorusalba.it)

Secondo quanto riportato dal Financial Times, le importazioni sono praticamente raddoppiate rispetto a solo dieci anni fa, tanto da raggiungere oltre 350 milioni di articoli venduti ogni mese. L’allarme di un’ondata di importazioni sempre più ampia potrebbe far scattare l’eliminazione della soglia garantita per l’esonero dai dazi doganali.

I motivi per cui la UE si schiera contro lo shopping online asiatico

Una rivoluzione del genere ha delle conseguenze precise. La prima è un lavoro mastodontico nei controlli dei prodotti in entrata nel Vecchio Continente, e ciò richiederà un carico di lavoro enorme per tutti i funzionari alla dogana. Dall’altra parte si cerca di combattere il mercato cinese, costituto da articoli pericolosi e di qualità mediocre, e che rappresentano un pericolo per la nostra salute e per la salute dell’ambiente.

Spesa sui maggiori siti web
Spesa sui maggiori siti web (Distrettomorusalba.it)

Le principali piattaforme sotto accusa sono i colossi Temu, AliExpress e Shein, accusati di favorire la fast fashion, di inquinare il pianeta e di attentare alla salute dei consumatori. L’Europa, con questa manovra si tutela e contrasta il mercato asiatico, applicando una strategia transfrontaliera mirata.

Tra poco tempo, acquistare articoli su questi siti non sarà più conveniente. Le tasse previste sono enormi, quindi, anche acquistare un prodotto da 5 euro comporterebbe un esborso che può arrivare anche a 30 euro.

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