Arriva la tredicesima mensilità, un elemento fondamentale per il bilancio di molte famiglie italiane, soprattutto in un periodo di incertezze economiche.
La tredicesima mensilità rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per milioni di italiani, specialmente in vista delle festività natalizie. Si tratta di un beneficio economico che contribuisce a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati, spesso utilizzato per far fronte alle spese natalizie.
Ogni anno, a dicembre, un numero significativo di italiani riceve questa gratifica, che può variare in base alla categoria di lavoratori e all’importo di reddito. La tredicesima non è solo un aiuto in più per molti, ma anche un indicatore delle dinamiche economiche del paese, come l’andamento dei consumi e delle politiche fiscali.
Inizio dei bonifici e platea dei destinatari
Quest’anno, i primi bonifici della tredicesima sono stati destinati ai pensionati, con partenza già dal 2 dicembre. I lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, seguiranno nei prossimi giorni. In provincia di Bergamo, si stima che siano circa 694.629 i beneficiari della tredicesima, comprendendo 290.948 pensionati e 403.681 dipendenti. Questo dato rispecchia una percentuale pari all’1,9% del totale nazionale, che coinvolge complessivamente 35,7 milioni di italiani.
A livello nazionale, la Cgia stima che quest’anno le tredicesime erogate ammontano a un totale di 44,8 miliardi di euro (al netto delle imposte). Rispetto al 2023, la somma complessiva è aumentata di circa 4,1 miliardi di euro, segno di un incremento delle platee di pensionati e lavoratori dipendenti. Il monte salari, inoltre, ha registrato un aumento significativo, principalmente grazie al rinnovo di alcuni contratti di lavoro.
L’importo della tredicesima: stime e tendenze locali
In provincia di Bergamo, la stima complessiva del gettito delle tredicesime per l’anno in corso si aggira attorno a 851 milioni di euro. Questo importo si suddivide tra i vari settori della popolazione e riflette l’andamento delle retribuzioni e delle pensioni. Il fatto che quest’anno ci siano più lavoratori e pensionati rispetto all’anno precedente è un fattore determinante per l’incremento dell’importo complessivo, nonostante il contesto economico tendenzialmente instabile.
Anche a livello nazionale, l’aumento delle tredicesime si spiega con l’aumento dei lavoratori (221 mila in più rispetto al 2023) e dei pensionati (quasi 99 mila in più), ma anche con il miglioramento delle retribuzioni medie, dovuto principalmente all’adeguamento di alcuni contratti collettivi. Questo scenario rappresenta una boccata d’ossigeno per i consumatori, che però potrebbero trovarsi a fronteggiare costi maggiori a causa dell’inflazione e delle bollette.
Impatto sui consumi e trend dei regali natalizi
Nonostante l’aria di festa, le spese natalizie sono destinate a subire una leggera contrazione rispetto agli anni passati. Secondo un’indagine dell’Ufficio studi della CGIA, la spesa complessiva per i regali natalizi scenderà quest’anno di circa 1 miliardo di euro, attestandosi a 10 miliardi di euro. Questo calo, pari al -9% rispetto al 2023, è in parte dovuto all’anticipazione degli acquisti tramite il Black Friday, che ha incentivato gli italiani a fare i regali prima del mese di dicembre.
Le famiglie italiane, inoltre, hanno deciso di ridurre il budget destinato a regali “accessori”, concentrandosi maggiormente su prodotti essenziali o su regali utili, come generi alimentari e bevande alcoliche. Tra gli acquisti più gettonati figurano anche giocattoli, prodotti tecnologici, libri e abbigliamento. Tuttavia, l’anno in corso vedrà anche un aumento dei cosiddetti regali digitali, come abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per acquisti online, che permettono ai consumatori di bypassare i negozi fisici e acquistare comodamente da casa.
