Ottime notizie per gli italiani: dal 2025 questo aiuto sarà più ricco

Variazioni nel prossimo anno su alcuni bonus, ma attenzione: seguite passo passo i consigli per sapere come calcolare l’importo spettante

Dicembre è il mese della tredicesima per milioni di italiani che possono quindi contare su uno stipendio aggiuntivo per sopportare i costi della vita sempre alti, poter fare qualche regalo alle persone care e, magari, togliersi qualche sfizio. L’inflazione e il caro vita stanno costantemente mettendo in difficoltà molte famiglie che quindi sperano di poter ottenere qualche aiuto extra dallo Stato.

Con l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, il Governo ha istituito il sussidio di contrasto alla povertà e il Supporto Formazione e Lavoro. Questa misura, però, non è molto chiara a tutti e alcuni passaggi lasciano pensare a diverse interpretazioni sulla disponibilità degli aiuti che si possano ricevere. Questo sussidio, meglio noto come Assegno di Inclusione, però sarà ancora attivo anche nel 2025.

Assegno di Inclusione più ricco nel 2025: come calcolarlo

Innanzitutto va detto che chi ha usufruito del sostegno nel 2024, se avrà ancora i requisiti, godrà del beneficio anche nel 2025. In base ai mesi percepiti nel 2024, potranno ottenere altri 12 mesi di sussidio nel 2025, oppure 11 mesi ripresentando la domanda, per quanti hanno goduto del sussidio per 12 mesi interi nel 2024.

Se però questi passaggi sono abbastanza chiari, più complesso è calcolare il proprio importo oppure capire se si hanno i requisiti per ottenerlo. Il sussidio è erogato a nuclei familiari al cui interno ci sono soggetti che hanno più di 60 anni di età, meno di 18 anni, invalidi almeno al 67%, presi in carico dai servizi sociali e sanitari o con carichi di cura per i loro stessi familiari. Se in una famiglia ci sono solo soggetti tra i 18 e i 59 anni di età, senza altre problematiche come quelle prima elencate, l’Assegno di Inclusione non è fruibile e si deve richiedere il Supporto Formazione e Lavoro.

La misura dura 18 mesi ed è rinnovabile di 12 mesi in 12 mesi, passando tra un rinnovo e l’altro attraverso un mese di pausa, che è il periodo necessario per la presentazione della nuova domanda.

L’importo del sussidio varia in base al numero di componenti presenti nel nucleo familiare. Il beneficio si divide in due parti: una componente di integrazione al reddito e una componente relativa all’eventuale canone di affitto. La componente reddituale di integrazione è fino a un massimo di 500 euro per un single. Se il single percepisce 100 euro al mese da un’altra fonte di reddito, il suo sussidio scende a 400 euro al mese. L’importo dell’Assegno di Inclusione non si adegua al tasso di inflazione.

Nel 2025 c’è chi però andrà a percepire cifre maggiori di Assegno di Inclusione, ma anche chi percepirà di meno. Ma per capire come viene calcolato dobbiamo entrare nel dettaglio. Il sussidio funziona attraverso scale di equivalenza. Un singolo beneficiario in un nucleo familiare ha una scala di equivalenza pari a 1. Ecco perché si percepiscono 500 euro di sussidio se non ci sono altri redditi. L’importo massimo di 500 euro moltiplicato per la scala 1 dà 500 euro. Ogni altro componente over 60 dà diritto a un’aggiunta di 0,40, portando la scala di equivalenza a 1,4 per una famiglia composta da due over 60.

In questo caso, 500 euro vengono moltiplicati per 1,4 e quindi il sussidio sale a 700 euro. In presenza di un invalido si aggiunge 0,5 alla scala. Con un componente preso in carico dai servizi sociali e sanitari si aggiunge 0,3. Per ogni minorenne fino al secondo 0,15 e per ogni minore successivo al secondo 0,10.

Cosa può cambiare sugli importi dell’Assegno di Inclusione nel 2025 rispetto al 2024 è quindi automatica. Ogni variazione nella composizione del nucleo familiare può produrre un incremento dell’importo del sussidio (ma anche una diminuzione, naturalmente). Così come ogni variazione patrimoniale o reddituale ha lo stesso effetto.