A partire dal 1° gennaio 2025 verranno introdotte delle novità per il bonus asilo nido, stabilite dal Governo nella nuova Legge di Bilancio.
Il Governo ha deciso di potenziare, a partire dal 1° gennaio 2025, il bonus asilo nido, il contributo rivolto alle famiglie con figli sotto i tre anni per sostenere le spese di frequentazione degli asili o per l’assistenza domiciliare nel caso di figli affetti da gravi patologie.
Sono diverse, difatti, le novità introdotte attraverso la Legge di Bilancio, che attualmente è ancora al vaglio del Parlamento in vista dell’approvazione definitiva. Grazie a queste modifiche, è stata allargata la platea degli aventi diritto, ma non solo: alcune famiglie, che rispettano determinati requisiti, potranno ricevere importi più alti rispetto a quelli erogati durante il 2024.
Bonus asilo nido, tutte le novità a partire dal 1° gennaio 2025
Attraverso le nuove disposizioni inserite nella Manovra 2025, il bonus asilo nido è stato confermato per il 2025. Oltre alla conferma, il Governo ha introdotto delle novità per potenziare la misura che può essere richiesta dai nuclei familiari con figli sotto i 3 anni di età per sostenere le spese delle rette di asili nido, sia pubblici che privati, o per l’assistenza domiciliare per i figli affetti da gravi patologie croniche.
La prima novità introdotta riguarda l’Assegno Unico Universale: secondo le nuove disposizione gli importi erogati per questa misura non verranno considerati nell’Isee per chi richiede l’accesso al bonus nido, permettendo, di fatto, a molte famiglie di accedere alla misura o di ricevere importi più alti. Il bonus nido, difatti, si basa sul reddito familiare. Nel dettaglio, gli importi erogabili sono i seguenti: 3mila euro (272,72 euro per 11 mensilità) per le famiglie con un Isee sino a 25mila euro; 2.500 euro (227,27 euro al mese) per i nuclei familiari con Isee compreso tra 25.001 e 40mila euro; 1.500 euro (136,37 euro al mese) per le famiglie con redditi oltre la soglia dei 40mila euro o per chi non presenta l’Isee.
Cancellato il requisito del figlio sotto i 10 anni per la maggiorazione
L’altra modifica riguarda la maggiorazione da 600 euro rivolta alle famiglie con nuovi nati ed un Isee non superiore ai 40mila euro. Per ottenere tale maggiorazione che fa salire il bonus sino a 3.600 euro, era necessario avere anche almeno un secondo figlio sotto i 10 anni, requisito che è stato cancellato dal Governo. Per i nuclei familiari con i nuovi nati, gli importi saranno, dunque, i seguenti: 3.600 euro (327,27 euro per 11 mensilità) con un Isee sino a 40mila euro; 1.500 euro (136,37 euro al mese) con Isee oltre i 40mila euro o per chi non presenta l’Isee.
Nessuna modifica per quanto riguarda le modalità di erogazione del bonus e la presentazione della domanda che dovrà essere inoltrata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore sul portale Inps o rivolgendosi ad un Caf o patronato.