Il volo di Aeroitalia da Comiso per Orio al Serio è stato dirottato a Palermo e sono scattate le polemiche: ricostruiamo l’accaduto.
Sta facendo molto discutere il recente episodio che ha coinvolto il volo di Aeroitalia da Comiso per Bergamo Orio al Serio, dirottato a Palermo per un problema tecnico. La vicenda ha fatto luce su una serie di difficoltà che stanno segnando l’operatività dell’aeroporto, le quali, a quanto pare, non sono state sufficientemente riconosciute dalle autorità locali e dalle istituzioni politiche.
Sebbene l’aereo possa essere considerato il mezzo di trasporto più sicuro, ci sono vicende che portano a una riflessione, come quanto accaduto proprio a Orio al Serio, lo scorso primo ottobre. Si era infatti verificato lo scoppio di 4 pneumatici di un aereo in fase di atterraggio. Il volo arrivava da Barcellona e fortunatamente, non ci sono stati feriti tra i 160 passeggeri e l’equipaggio del velivolo coinvolto.
Cosa è accaduto sul volo diretto a Orio al Serio
Ma lo scalo era stato riaperto poco prima delle 20, dopo circa 12 ore di stop e i danni alla pista hanno richiesto lavori di riasfaltatura su circa 450 metri. Solo nella giornata del primo ottobre, sono stati cancellati 129 voli e 34 dirottati, coinvolgendo oltre 20.000 passeggeri. Adesso Orio al Serio, suo malgrado, si ritrova a fare i conti con un altro problema.
Infatti, il volo di Aeroitalia, partito al mattino dal Pio La Torre di Comiso, ha dovuto essere deviato a Palermo alle 11:38 per un guasto tecnico segnalato dall’equipaggio. La decisione del pilota di atterrare nel più vicino aeroporto di Palermo ha garantito la sicurezza dei passeggeri, e dopo i necessari controlli, l’aereo è ripartito per la sua destinazione finale proprio a Orio al Serio.
Sebbene l’incidente non sia stato grave, il fatto che sia accaduto proprio nel momento in cui Aeroitalia ha annunciato la cancellazione dei voli da Comiso ha aggiunto un ulteriore strato di incertezze per l’aeroporto e in generale rispetto agli scali nazionali.
Le polemiche dopo il dirottamento del volo aereo
L’amministratore delegato di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, ha espresso pubblicamente il suo disappunto, accusando le autorità del territorio siculo di una “troppa ingratitudine” nei confronti degli sforzi compiuti dalla compagnia aerea per sviluppare il mercato locale. Secondo Intrieri, l’azienda non si sente inferiore ad altre compagnie aeree, ma il mancato supporto istituzionale ha reso difficile la continuità delle operazioni.
L’amministrazione regionale, tuttavia, sta cercando di reagire a questa crisi con un piano di sviluppo che include un finanziamento di 3 milioni di euro destinato a potenziare le infrastrutture dell’aeroporto. L’obiettivo è di attrarre più passeggeri e nuove compagnie aeree, aumentando la competitività dello scalo sia a livello nazionale che internazionale. Questi fondi saranno impiegati per migliorare le strutture esistenti, potenziare i servizi e migliorare l’accessibilità, con l’ambizione di rendere l’aeroporto un hub regionale di maggior rilievo.
Le autorità aeroportuali siciliani corrono ai ripari dopo l’episodio
Parallelamente, Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Comiso, sta portando avanti anche lo sviluppo dell’area Cargo. È stato già avviato un piano di progettazione, e si prevede che i lavori possano essere completati entro 45 giorni. Il nuovo terminal cargo rappresenta un’opportunità per attrarre attività logistiche e stimolare l’economia del territorio.
In aggiunta al finanziamento regionale, l’aeroporto di Comiso beneficerà di un ulteriore contributo di 1,6 milioni di euro provenienti dai fondi Ex Insicem, stanziati dal Libero Consorzio di Ragusa. Questi fondi serviranno a integrare il piano di crescita complessivo, che prevede una visione di uno scalo all’avanguardia, con servizi innovativi e un forte impatto positivo sullo sviluppo economico della regione. Ma visto anche il precedente di Orio al Serio, possiamo tranquillamente dire che si tratta di cose che succedono.