Elton Dema, operaio albanese di 41 anni morto sul lavoro, viveva da un anno a Stezzano, nel bergamasco.
Mercoledì 20 novembre si è spenta, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, la vita di Elton Dema, un operaio albanese di 41 anni residente a Stezzano, in provincia di Bergamo. L’operaio era rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro lunedì 18 novembre in un cantiere edile a Erba, nel Comasco.
Il dramma ha sollevato un’ondata di emozione e richieste di maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.
Una vita dedicata alla famiglia
Arrivato in Italia circa un anno fa, Elton Dema aveva intrapreso il viaggio di emigrazione con il sogno di offrire un futuro migliore alla sua famiglia. Dopo aver vissuto inizialmente da solo in un appartamento ad Azzano San Paolo, nel luglio scorso aveva fatto venire dalla natia Albania la moglie, Bledjana, e i loro quattro figli: Endri (13 anni), Edita (10), Elton (7) ed Ergi (quasi 5 anni). La famiglia si era poi trasferita a Stezzano, in via Ponchielli, in una casa condivisa con la sorella di Elton e il cognato, residenti in Italia da anni.
I tre figli maggiori si erano già ambientati nella comunità locale, frequentando le scuole di Azzano San Paolo. La vita della famiglia, però, è stata sconvolta da questa tragica perdita, lasciandola non solo affranta dal dolore, ma anche in una situazione di difficoltà economica: Bledjana, infatti, non ha attualmente un’occupazione.
Il dramma sul cantiere
Elton Dema era impiegato regolarmente presso una ditta di Grassobbio e lunedì 18 novembre si era recato al cantiere dell’ex area Gasfire di Erba, in via Fiume. Partito alle 5:30 del mattino per raggiungere il luogo di lavoro, si trovava su una tettoia pericolante, intento a manovrare un carrello elevatore, quando un movimento improvviso del macchinario lo ha schiacciato contro il soffitto.
Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, con la Sos di Canzo, l’automedica da Como e l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici dell’Ats Insubria, le condizioni dell’operaio si sono rivelate subito critiche. Trasportato d’urgenza al San Gerardo di Monza, Elton è deceduto due giorni dopo.
La dinamica dell’incidente è ora oggetto di indagini da parte della Procura, che ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio, ancora sotto sequestro. La famiglia, nel frattempo, desidera riportare Elton nella sua città natale, Kukes, nel nord dell’Albania, per offrirgli l’ultimo saluto.
Il cordoglio e le richieste dei sindacati
La morte di Elton Dema ha scosso profondamente la comunità bergamasca e il mondo sindacale. Iscritto alla Filca Cisl di Bergamo, Dema è diventato simbolo di una tragedia che purtroppo si ripete troppo frequentemente nel settore edile.
I sindacati, rappresentati da Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia, ma hanno anche rilanciato un appello urgente alla sicurezza nei cantieri. “Un’altra volta, una persona uscita per lavorare non farà più ritorno a casa”, hanno dichiarato in una nota congiunta.
Le organizzazioni sindacali sottolineano come gli incidenti mortali sul lavoro non siano episodi isolati, ma parte di una lunga lista di tragedie che ogni anno funestano il settore. La denuncia riguarda le condizioni di sicurezza spesso carenti, mal gestite o insufficientemente controllate nei cantieri. In questo contesto, viene ribadita la necessità di intensificare i controlli e le ispezioni, con l’obiettivo di prevenire ulteriori lutti.
Un addio e una riflessione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Oltre alla moglie e ai figli, Elton Dema lascia la madre, che vive ancora in Albania, e due fratelli, uno rimasto nella terra natia e l’altro residente in Italia. La famiglia, segnata da questa perdita devastante, spera di trovare un sostegno nella comunità locale e nei parenti vicini.
Mentre il corpo di Elton è ancora sotto disposizione delle autorità, il desiderio della famiglia di riportarlo a Kukes rappresenta un ultimo gesto d’amore verso un uomo che aveva sacrificato tutto per garantire una vita dignitosa ai propri cari.
La tragedia di Elton Dema riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che, nonostante le numerose promesse e le normative esistenti, continua a emergere con tragica regolarità. Quello che rimane, oltre al dolore, è il monito affinché simili episodi non diventino routine, ma vengano prevenuti attraverso azioni concrete e durature.