Autista di pullman punito: addio patente e una condanna a 45 ore di “sonno”, ecco cosa aveva fatto

Un autista di un autobus è stato multato e costretto a recuperare il sonno perso dopo aver violato le normative sui tempi di riposo: succede in Italia.

Un episodio che ha suscitato scalpore si è verificato nella città di Como, dove un autista di un autobus granturismo è stato fermato dalla Polizia locale per violazione delle norme europee sui tempi di riposo. L’autista, che stava effettuando un tour delle capitali europee, è stato controllato grazie all’utilizzo del tachigrafo, lo strumento a bordo del veicolo che monitora i tempi di guida e riposo.

Secondo la legislazione europea, gli autisti di autobus sono obbligati a rispettare determinati periodi di riposo giornalieri e settimanali per garantire la sicurezza stradale. In particolare, il Codice della Strada stabilisce che gli autisti non possono superare un determinato numero di ore di guida consecutive senza interromperle con una pausa adeguata. Queste regole sono pensate per prevenire incidenti causati dalla fatica del conducente e per tutelare l’incolumità dei passeggeri.

La violazione delle normative sui tempi di riposo

Nel caso in questione, gli agenti della Polizia locale di Como hanno scoperto che l’autista, di nazionalità turca e alla guida di un pullman con targa bulgara, aveva violato ripetutamente queste norme, riducendo i periodi di riposo sia giornalieri che settimanali. La situazione più preoccupante è emersa quando si è constatato che, in un’occasione, il conducente aveva ridotto il periodo di riposo di ben 15 ore, una violazione grave che ha messo a rischio non solo la sua sicurezza, ma anche quella dei passeggeri a bordo.

La scoperta delle irregolarità ha portato a una serie di azioni immediate da parte delle autorità. La Polizia locale di Como ha deciso di procedere con il ritiro della patente di guida e del libretto di circolazione del pullman, come previsto dalla normativa. Inoltre, per poter riottenere i documenti, l’autista è stato obbligato a recuperare il sonno perso, con una pausa forzata di 45 ore. Questa misura non solo ha lo scopo di garantire che l’autista possa tornare ad essere in condizioni fisiche idonee per la guida, ma anche di dissuasione per evitare simili comportamenti in futuro.

La reazione dell’autista e l’importanza della sicurezza stradale

L’autista ha riconosciuto le proprie responsabilità e ha provveduto a pagare una multa di 1.300 euro, beneficiando dello sconto previsto dal Codice della Strada per il pagamento tempestivo della sanzione. Questa multa, pur essendo significativa, si inserisce nel quadro di una politica di dissuasione per garantire il rispetto delle leggi sulla sicurezza stradale e per prevenire incidenti gravi.

La sicurezza stradale è un tema di primaria importanza, soprattutto quando si tratta di trasporti pubblici e di lunga distanza. I conducenti devono garantire non solo il rispetto delle normative, ma anche la loro responsabilità verso i passeggeri e la collettività. L’autista, con il suo comportamento, ha messo a rischio la vita di trenta passeggeri che viaggiavano con lui, appena rientrati da un tour europeo. Nonostante l’incidente, i passeggeri sono stati assistiti tempestivamente dalle autorità locali, che hanno provveduto a fornire loro un autobus sostitutivo per condurli all’aeroporto di Orio al Serio, da dove hanno poi fatto ritorno in Turchia.